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  • "Parla ad Aronne e ai suoi figli e di' loro: Ecco il rituale del sacrificio espiatorio: nel luogo in cui s'immola l'olocausto, s'immoli il sacrificio espiatorio, alla presenza del Signore; è cosa sacrosanta! (Levitico 6, 18)

  • Qualsiasi cosa ne tocca la carne viene a trovarsi in stato di consacrazione, e se si spruzza un po' del suo sangue su un vestito, quello su cui è stato spruzzato sia lavato in luogo sacro. (Levitico 6, 20)

  • Ogni maschio fra i sacerdoti lo mangi: è cosa sacrosanta! (Levitico 6, 22)

  • Questo è il rituale del sacrificio di riparazione: è cosa sacrosanta! (Levitico 7, 1)

  • Ogni maschio fra i sacerdoti lo mangi; in luogo sacro sia mangiato: è cosa sacrosanta! (Levitico 7, 6)

  • Ogni oblazione che è cotta al forno e ogni cosa preparata in pentola e alla piastra spetta al sacerdote che l'ha offerta. (Levitico 7, 9)

  • La carne che avrà toccato una qualsiasi cosa impura non sia mangiata; sia bruciata con il fuoco. (Levitico 7, 19)

  • Chiunque tocca una qualsiasi cosa impura, sia impurità di uomo o di animale o di qualsiasi rettile, e mangia della carne del sacrificio di comunione che appartiene al Signore, sia eliminato dal suo popolo". (Levitico 7, 21)

  • Mosè disse ad Aronne e ai suoi figli superstiti Eleazaro e Itamar: "Prendete fra i doni del Signore quanto resta dell'oblazione e mangiatelo senza lievito accanto all'altare perché è cosa sacrosanta. (Levitico 10, 12)

  • "Perché non avete mangiato la vittima espiatoria in luogo sacro? Infatti è cosa sacrosanta, ed è stata data a voi per togliere l'iniquità della comunità e compiere per voi il rito espiatorio alla presenza del Signore. (Levitico 10, 17)

  • Qualsiasi cosa su cui cadessero quando sono morti è impura; qualsiasi utensile di legno o vestito o pelle o sacco, qualsiasi utensile con cui si lavora sia messo nell'acqua; resta impuro fino a sera e poi è considerato puro. (Levitico 11, 32)

  • Qualsiasi cosa su cui cada un loro cadavere è impura: forno e fornello siano distrutti: sono impuri e impuri siano considerati da voi. (Levitico 11, 35)


“A divina bondade não só não rejeita as almas arrependidas, como também vai em busca das almas teimosas”. São Padre Pio de Pietrelcina