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  • Gli risposero: "Abbiamo proprio visto che il Signore è con te e abbiamo detto: Vi sia un giuramento tra di noi: tra noi da una parte e te dall'altra parte, e lascia che concludiamo un patto con te; (Genesi 26, 28)

  • Or proprio quel giorno arrivarono i servi di Isacco e l'informarono a proposito del pozzo che avevano scavato e gli dissero: "Abbiamo trovato l'acqua!". (Genesi 26, 32)

  • Isacco disse a Giacobbe: "Avvicinati e lascia che ti tasti, figlio mio, per sapere se tu sei proprio mio figlio Esaù, o no". (Genesi 27, 21)

  • Gli disse, dunque: "Sei proprio tu il mio figlio Esaù?". Rispose: "Lo sono". (Genesi 27, 24)

  • La tua discendenza sarà come la polvere della terra e ti estenderai a occidente e a oriente, a settentrione e a mezzogiorno. Saranno benedette in te e nella tua discendenza tutte le famiglie della terra. (Genesi 28, 14)

  • Poi Làbano disse a Giacobbe: "Forse perché tu sei mio fratello, mi dovrai servire gratuitamente? Indicami quale deve essere il tuo salario". (Genesi 29, 15)

  • Poi aggiunse: "Fissami il tuo salario e te lo darò". (Genesi 30, 28)

  • Io passerò quest'oggi in mezzo a tutto il tuo gregge; togli da esso ogni animale punteggiato e pezzato e ogni animale nero tra le pecore e ogni capo punteggiato e macchiato tra le capre: sarà il mio salario. (Genesi 30, 32)

  • E d'ora innanzi, la mia onestà risponderà dinanzi a te per me; quando tu verrai a verificare il mio salario, ogni capo che non sarà punteggiato o pezzato tra le capre e di colore nero tra le pecore, se si troverà presso di me, sarà come rubato". (Genesi 30, 33)

  • Poi mise le verghe che aveva scortecciate nei trogoli e negli abbeveratoi dell'acqua, dove veniva a bere il gregge, proprio in vista delle bestie, le quali si accoppiavano quando venivano a bere. (Genesi 30, 38)

  • Così egli si arricchì in modo straordinario e possedette un gregge numeroso, schiave e schiavi, cammelli e asini. (Genesi 30, 43)

  • mentre vostro padre mi ha ingannato e ha cambiato dieci volte il mio salario; ma Dio non gli ha permesso di farmi del male. (Genesi 31, 7)


“Quando ofendemos a justiça de Deus, apelamos à Sua misericórdia. Mas se ofendemos a Sua misericórdia, a quem podemos apelar? Ofender o Pai que nos ama e insultar quem nos auxilia é um pecado pelo qual seremos severamente julgados.” São Padre Pio de Pietrelcina