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Disse allora: "Io sono servo di Abramo. (Genesi 24, 34)
Solo allora sarai esente dalla mia maledizione, quando sarai andato alla mia famiglia; anche se non te la daranno, sarai esente dalla mia maledizione". (Genesi 24, 41)
ecco, io mi metto ritto presso la fonte d'acqua; ebbene, la giovane che uscirà ad attingere, alla quale io dirò: Fammi bere, per favore, un po' d'acqua dalla tua anfora', (Genesi 24, 43)
Io non avevo ancora finito di parlare, quand'ecco Rebecca uscire con l'anfora sulla sua spalla; discese alla fonte, attinse ed io le dissi: "Fammi bere, per favore!". (Genesi 24, 45)
Subito essa calò giù la sua anfora e disse: "Bevi; e anche ai tuoi cammelli darò da bere!". Così io bevvi ed essa diede da bere anche ai cammelli. (Genesi 24, 46)
Allora io la interrogai e le dissi: "Di chi sei figlia?". Mi rispose: "Sono figlia di Betuèl, figlio di Nacor, che Milca gli partorì". Allora io le ho posto il pendente alle narici e i braccialetti alle braccia. (Genesi 24, 47)
Poi mi prostrai, adorai e benedissi il Signore Dio del mio padrone Abramo, il quale mi ha guidato per la via giusta a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio signore. (Genesi 24, 48)
Ed ora, se intendete usare benevolenza e fedeltà verso il mio signore, fatemelo sapere; e se no, fatemelo pure sapere, perché io mi rivolga a destra o a sinistra". (Genesi 24, 49)
Allora Làbano e Betuèl risposero e dissero: "E' dal Signore che la cosa procede; non possiamo parlarti né in male né in bene. (Genesi 24, 50)
Quando il servo di Abramo ebbe udito le loro parole, si prostrò a terra, adorando il Signore. (Genesi 24, 52)
Dissero allora: "Chiamiamo la giovinetta per chiedere la sua opinione". (Genesi 24, 57)
Allora essi lasciarono partire Rebecca con la sua balia, insieme col servo di Abramo e i suoi uomini. (Genesi 24, 59)
