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Sarai, la moglie di Abram, non gli aveva dato figli, ma aveva una schiava egiziana, di nome Agar. (Genesi 16, 1)
Così, Sarai, moglie di Abram, prese l'egiziana Agar, sua schiava, al termine di dieci anni dal suo soggiorno nella terra di Canaan, e la diede in moglie ad Abram, suo marito. (Genesi 16, 3)
Poi Dio disse ad Abramo: "Quanto a Sarai, tua moglie, non la chiamerai più Sarai, ma Sara è il suo nome. (Genesi 17, 15)
Ma Dio rispose: "No, Sara tua moglie ti partorirà un figlio, e lo chiamerai Isacco. Io farò sussistere la mia alleanza con lui quale alleanza perenne, per essere il Dio per lui e per la sua discendenza dopo di lui. (Genesi 17, 19)
Poi gli dissero: "Dov'è Sara, tua moglie?". Rispose: "Eccola, nella tenda!". (Genesi 18, 9)
Riprese: "Tornerò di sicuro da te, fra un anno, e allora Sara, tua moglie, avrà un figliolo". Intanto Sara stava ad ascoltare all'ingresso della tenda, rimanendo dietro di essa. ( (Genesi 18, 10)
Allora egli insistette tanto presso di essi, che andarono da lui ed entrarono nella sua casa. Egli fece per loro un convito, cosse dei pani senza lievito e così mangiarono. (Genesi 19, 3)
Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi pare, purché a questi uomini voi non facciate niente, perché sono entrati all'ombra del mio tetto". (Genesi 19, 8)
Poi gli uomini dissero a Lot: "Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli e le tue figlie e tutti quelli che hai nella città, falli uscire da questo luogo, (Genesi 19, 12)
Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: "Su, prendi tua moglie e le tue due figliole qui presenti ed esci per non essere travolto nel castigo della città". (Genesi 19, 15)
Lot indugiava, onde gli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un atto di misericordia del Signore verso di lui, lo fecero uscire e lo condussero fuori della città. (Genesi 19, 16)
Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una colonna di sale. (Genesi 19, 26)