Talált 125 Eredmények: re ezechia
"Va' e riferisci a Ezechia: "Così dice il Signore, Dio di Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni. (Isaia 38, 5)
Cantico di Ezechia, re di Giuda, quando si ammalò e guarì dalla malattia: (Isaia 38, 9)
Ezechia disse: "Qual è il segno che salirò al tempio del Signore?". (Isaia 38, 22)
In quel tempo Merodac-Baladàn, figlio di Baladàn, re di Babilonia, mandò lettere e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che era stato malato ed era guarito. (Isaia 39, 1)
Ezechia ne fu molto lieto e mostrò agli inviati la stanza del tesoro, l'argento e l'oro, gli aromi e l'olio prezioso, tutto il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla che Ezechia non mostrasse loro nella reggia e in tutto il suo regno. (Isaia 39, 2)
Allora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: "Che cosa hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?". Ezechia rispose: "Sono venuti a me da una regione lontana, da Babilonia". (Isaia 39, 3)
Quegli soggiunse: "Che cosa hanno visto nella tua reggia?". Ezechia rispose: "Hanno visto quanto si trova nella mia reggia; non c'è nulla nei miei magazzini che io non abbia mostrato loro". (Isaia 39, 4)
Allora Isaia disse a Ezechia: "Ascolta la parola del Signore degli eserciti: (Isaia 39, 5)
Ezechia disse a Isaia: "Buona è la parola del Signore, che mi hai riferito". Egli pensava: "Per lo meno vi saranno pace e stabilità nei miei giorni". (Isaia 39, 8)
Li renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra, per quello che ha fatto in Gerusalemme il re di Giuda Manasse, figlio di Ezechia. (Geremia 15, 4)
"Michea di Morèset, che profetizzava al tempo di Ezechia, re di Giuda, affermò a tutto il popolo di Giuda: "Così dice il Signore degli eserciti: Sion sarà arata come un campo e Gerusalemme diventerà un cumulo di rovine, il monte del tempio un'altura boscosa!". (Geremia 26, 18)
Forse Ezechia, re di Giuda, e tutti quelli di Giuda lo uccisero? Non temettero piuttosto il Signore e non lo supplicarono, e così il Signore si pentì del male che aveva loro annunciato? Noi, invece, stiamo per commettere una grave iniquità a nostro danno". (Geremia 26, 19)