Katolička Biblija
 

Samuele 1, 25

35. Allora Davide accettò dalla sua mano quelle cose che ella gli aveva portato e le disse: "Ritorna in pace alla tua casa; vedi, ho dato ascolto alla tua voce e ho accolto la tua presenza".

Stihovi vezani uz Samuele 1, 25:

1 Samuele 25 racconta la storia di Abigail, moglie di Nabal, un uomo maleducato e sciocco che rifiuta di aiutare David e i suoi uomini in un momento di necessità. Abigail, a sua volta, prende l'iniziativa per fornire cibo e forniture per David, evitando così una guerra tra suo marito e il futuro re. I seguenti versi sono correlati agli argomenti trattati in questo capitolo:

Proverbi 15:1: "La leggera risposta devia il furore, ma la parola dura rabbia." Abigail è un esempio di come una risposta gentile può evitare il conflitto e promuovere la pace.

Proverbi 21:9: "È meglio vivere in un angolo del tetto che avere come compagno in una grande casa una donna litigiosa." Nabal è un esempio di uomo maleducato e litigio che finisce in una situazione pericolosa a causa del suo comportamento.

Proverbi 25:21-22: "Se il tuo nemico ha fame, dargli il pane da mangiare; e se ha sete, gli date acqua da bere; perché si rannicchia le braci vive sulla sua testa e il Signore ti ricompenserà." Abigail dimostra generosità e compassione fornendo cibo e forniture a David e ai suoi uomini, anche se sapeva che suo marito era un uomo maleducato e sciocco.

Ecclesiaste 7:9: "Non avere una fretta nel tuo spirito di rabbia, perché l'ira poggia tra gli sciocchi." David mostra la saggezza rifiutando di vendicarsi contro Nabal e i suoi uomini, sebbene fosse insultato e irrimpeso.

Romani 12:19: "Non vendicherai voi stessi, amati, ma darai l'ira di Dio, perché è scritto, la mia è vendetta; ricompenserò, dì il Signore." David si fida di Dio per affrontare coloro che lo offendono, invece di cercare vendetta da solo.





“Quando ofendemos a justiça de Deus, apelamos à Sua misericórdia. Mas se ofendemos a Sua misericórdia, a quem podemos apelar? Ofender o Pai que nos ama e insultar quem nos auxilia é um pecado pelo qual seremos severamente julgados.” São Padre Pio de Pietrelcina