Katolička Biblija
 

Levitico, 18

17. Non scoprirai la nudità di una donna e di sua figlia insieme. Non prenderai la figlia del figlio di tale donna e la figlia di sua figlia per scoprirne la nudità: sono la tua stessa carne. E' incesto.

Stihovi vezani uz Levitico, 18:

Levitico 18 si occupa di divieti sessuali nella legge di Dio per il popolo di Israele. I versetti selezionati di seguito affrontano diversi aspetti delle relazioni sessuali proibite e delle loro conseguenze:

Deuteronomio 27:20: "Accidenti a uno che giace con la moglie di suo padre, poiché ha profamato il letto di suo padre." Questo verso condanna i rapporti sessuali con la moglie del padre, uno dei divieti menzionati in Levitico 18:8.

Proverbi 6:32: "Chi commette l'adulterio non ha alcun giudizio; si distrugge". Questo verso avverte della gravità dell'adulterio, un peccato sessuale proibito a Levitico 18:20.

1 Corinzi 6:9: "Non sai che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non sbagliare: né impuro né adulteri, né efficaci né omosessuali." Questo verso menziona alcuni dei peccati sessuali vietati a Levitico 18 e rafforza l'importanza di obbedire alla legge di Dio per ereditare il regno di Dio.

II Samuele 13:14: "Ma non voleva ascoltare e, essere più forte, lo violentò e lo possedeva". Questo verso descrive lo stupro di Tamar di Amnon, un peccato sessuale proibito in Levitico 18:25.

Romani 1:26-27: "Per questo motivo, Dio li ha arresi a passioni famigerate; perché anche le donne hanno cambiato il modo naturale delle loro relazioni intime di un altro, contrariamente alla natura, allo stesso modo, agli uomini, lasciando anche il contatto naturale delle donne, loro, loro infiammato reciprocamente nella loro sensualità, commettendo uomini goffi con uomini e ricevendo in se stessi la meritata punizione del loro errore. " Questo verso menziona il peccato dell'omosessualità, che è proibito in Levitico 18:22.





“Amar significa dar aos outros – especialmente a quem precisa e a quem sofre – o que de melhor temos em nós mesmos e de nós mesmos; e de dá-lo sorridentes e felizes, renunciando ao nosso egoísmo, à nossa alegria, ao nosso prazer e ao nosso orgulho”. São Padre Pio de Pietrelcina