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  • chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, (Corinzi 1 7, 33)

  • e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. (Corinzi 1 7, 34)

  • Riguardo dunque al mangiare le carni sacrificate agli idoli, noi sappiamo che non esiste al mondo alcun idolo e che non c'è alcun dio, se non uno solo. (Corinzi 1 8, 4)

  • Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per nostro ammonimento, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. (Corinzi 1 10, 11)

  • quando poi siamo giudicati dal Signore, siamo da lui ammoniti per non essere condannati insieme con il mondo. (Corinzi 1 11, 32)

  • La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. (Corinzi 1 13, 8)

  • Chissà quante varietà di lingue vi sono nel mondo e nulla è senza un proprio linguaggio. (Corinzi 1 14, 10)

  • Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. (Corinzi 1 15, 24)

  • Questo infatti è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci comportati nel mondo, e particolarmente verso di voi, con la santità e sincerità che vengono da Dio, non con la sapienza umana, ma con la grazia di Dio. (Corinzi 2 1, 12)

  • e non facciamo come Mosè che poneva un velo sul suo volto, perché i figli d'Israele non vedessero la fine di ciò che era solo effimero. (Corinzi 2 3, 13)

  • in loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio. (Corinzi 2 4, 4)

  • Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. (Corinzi 2 5, 19)


“A prática das bem-aventuranças não requer atos de heroísmo, mas a aceitação simples e humilde das várias provações pelas quais a pessoa passa.” São Padre Pio de Pietrelcina