Geremia, 52
19. Il capo delle guardie prese ancora i bicchieri, i bracieri, i bacini, le caldaie, i candelabri, le coppe e i calici, quanto era d'oro e d'argento.
19. Il capo delle guardie prese ancora i bicchieri, i bracieri, i bacini, le caldaie, i candelabri, le coppe e i calici, quanto era d'oro e d'argento.
Il capitolo 52 di Geremia presenta un resoconto dettagliato della caduta di Gerusalemme e della deportazione degli abitanti di Giuda a Babilonia da parte del re Nebucodnezzar. Il capitolo descrive come la città è stata assediata e vinta dai babilonesi, con la distruzione del tempio e del palazzo reale. Viene anche segnalata la cattura di King Zedekiah, che viene portata a Babilonia. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti affrontati in Geremia 52:
2 Re 25:9: "La casa del Signore, il palazzo reale e tutte le case di Gerusalemme, bruciarono; e tutte le case importanti che le distrusse completamente". Questo verso descrive la distruzione del tempio e del palazzo reale di Gerusalemme, che è uno degli eventi centrali narrati in Geremia 52.
2 Re 25:11: "Nebuzaradan, comandante della guardia, prese prigioniero per il resto delle persone che erano rimaste in città, i disertori che erano passati al lato del re di Babilonia e del resto della folla." Questo verso parla della deportazione degli abitanti di Giuda a Babilonia, che è un altro tema importante in Geremia 52.
2 Re 25:27: "Nell'anno in cui Joaquim, re di Giuda, fu portato in esilio, malvagio-merodaque, re di Babilonia, gli concesse libertà nel primo anno del suo regno." Questo verso parla della liberazione del re Joaquim di Babilonia, che è menzionato in Geremia 52:31-34.
Ezechiele 1:1: "Nel trent'anni, nel quarto mese, il quinto giorno del mese, mentre ero tra gli esiliati sul fiume Quebar, i cieli si sono aperti e ho avuto visioni divine". Questo verso introduce il libro di Ezechiele, che è stato scritto durante l'esilio a Babilonia e si riferisce al contesto storico di Geremia 52.
2 Cronache 36:17: "Quindi portò contro di loro il re dei babilonesi, che uccise i suoi giovani alla spada nella sua casa del santuario e non risparmiarono nessuno, né vecchio né uomo o donna; Dio li diede tutti in mano. " Questo versetto parla anche della distruzione del tempio e della deportazione degli abitanti di Giuda a Babilonia e si riferisce agli eventi descritti in Geremia 52.
“O mais belo Credo é o que se pronuncia no escuro, no sacrifício, com esforço”. São Padre Pio de Pietrelcina
