Genesi, 45

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Allora Giuseppe non potè più contenersi dinanzi ai circostanti e gridò: «Fate uscire tutti dalla mia presenza!». Così non restò nessuno presso di lui, mentre Giuseppe si faceva conoscere ai suoi fratelli.

2 Ma diede in un grido di pianto e tutti gli Egiziani lo sentirono e la cosa fu risaputa nella casa del faraone.

3 Giuseppe disse ai fratelli: «Io sono Giuseppe! Vive ancora mio padre?». Ma i suoi fratelli non potevano rispondergli, perché atterriti dalla sua presenza.

4 Allora Giuseppe disse ai fratelli: «Avvicinatevi a me!». Si avvicinarono e disse loro: «Io sono Giuseppe, il vostro fratello, che voi avete venduto per l'Egitto.

5 Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiù, perché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita.

6 Perché gia da due anni vi è la carestia nel paese e ancora per cinque anni non vi sarà né aratura né mietitura.

7 Dio mi ha mandato qui prima di voi, per assicurare a voi la sopravvivenza nel paese e per salvare in voi la vita di molta gente.

8 Dunque non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio ed Egli mi ha stabilito padre per il faraone, signore su tutta la sua casa e governatore di tutto il paese d'Egitto.

9 Affrettatevi a salire da mio padre e ditegli: Dice il tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signore di tutto l'Egitto. Vieni quaggiù presso di me e non tardare.

10 Abiterai nel paese di Gosen e starai vicino a me tu, i tuoi figli e i figli dei tuoi figli, i tuoi greggi e i tuoi armenti e tutti i tuoi averi.

11 Là io ti darò sostentamento, poiché la carestia durerà ancora cinque anni, e non cadrai nell'indigenza tu, la tua famiglia e quanto possiedi.

12 Ed ecco, i vostri occhi lo vedono e lo vedono gli occhi di mio fratello Beniamino: è la mia bocca che vi parla!

13 Riferite a mio padre tutta la gloria che io ho in Egitto e quanto avete visto; affrettatevi a condurre quaggiù mio padre».

14 Allora egli si gettò al collo di Beniamino e pianse. Anche Beniamino piangeva stretto al suo collo.

15 Poi baciò tutti i fratelli e pianse stringendoli a sé. Dopo, i suoi fratelli si misero a conversare con lui.

16 Intanto nella casa del faraone si era diffusa la voce: «Sono venuti i fratelli di Giuseppe!» e questo fece piacere al faraone e ai suoi ministri.

17 Allora il faraone disse a Giuseppe: «Dì ai tuoi fratelli: Fate questo: caricate le cavalcature, partite e andate nel paese di Canaan.

18 Poi prendete vostro padre e le vostre famiglie e venite da me e io vi darò il meglio del paese d'Egitto e mangerete i migliori prodotti della terra.

19 Quanto a te, dà loro questo comando: Fate questo: prendete con voi dal paese d'Egitto carri per i vostri bambini e le vostre donne, prendete vostro padre e venite.

20 Non abbiate rincrescimento per la vostra roba, perché il meglio di tutto il paese sarà vostro».

21 Così fecero i figli di Israele. Giuseppe diede loro carri secondo l'ordine del faraone e diede loro una provvista per il viaggio.

22 Diede a tutti una muta di abiti per ciascuno, ma a Beniamino diede trecento sicli d'argento e cinque mute di abiti.

23 Allo stesso modo mandò al padre dieci asini carichi dei migliori prodotti dell'Egitto e dieci asine cariche di grano, pane e viveri per il viaggio del padre.

24 Poi congedò i fratelli e, mentre partivano, disse loro: «Non litigate durante il viaggio!».

25 Così essi ritornarono dall'Egitto e arrivarono nel paese di Canaan, dal loro padre Giacobbe

26 e subito gli riferirono: «Giuseppe è ancora vivo, anzi governa tutto il paese d'Egitto!». Ma il suo cuore rimase freddo, perché non poteva credere loro.

27 Quando però essi gli riferirono tutte le parole che Giuseppe aveva detto loro ed egli vide i carri che Giuseppe gli aveva mandati per trasportarlo, allora lo spirito del loro padre Giacobbe si rianimò.

28 Israele disse: «Basta! Giuseppe, mio figlio, è vivo. Andrò a vederlo prima di morire!».




Versículos relacionados com Genesi, 45:

Genesi 45 racconta la storia di Joseph, che alla fine rivela la sua vera identità ai suoi fratelli che lo hanno venduto come schiavo molti anni prima. Li perdona e invita loro tutta la sua famiglia a vivere con lui in Egitto durante la fame che ha afflitto la regione. I cinque versi di seguito sono stati selezionati per la loro rilevanza con gli argomenti trattati in questo capitolo.

Genesi 41:52: "Alla seconda chiamò Ephraim, perché disse, Dio mi fece fruttare nella terra della mia afflizione." Joseph nomina il figlio più giovane, Efraim, come ricordo della benedizione di Dio anche in mezzo alla sua angoscia in Egitto.

Esodo 1:7: "E i bambini di Israele fruttiti, aumentarono molto e si moltiplicarono, e furono rafforzati notevolmente; così che la terra riempiva di loro." La promessa di Dio ad Abramo, Isacco e Giacobbe secondo cui la sua discesa sarebbe numerosa inizia a soddisfare se stesso mentre la famiglia di Joseph è fondata in Egitto.

Levitico 19:18: "Non ti vendichi, né lo manterrai contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo vicino come te stesso. Io sono il Signore." L'atteggiamento di Joseph di perdono dei suoi fratelli è un esempio vivente del comandamento dell'amore il suo vicino e non cerca vendetta.

Deuteronomio 30:3: "Allora il Signore che il tuo Dio ti farà tornare dalla tua prigionia e scuoterti da te e si riunirà di nuovo tra tutte le nazioni tra le quali il Signore tuo Dio si è diffuso a te." La storia di Giuseppe e della sua famiglia riuniti in Egitto è un esempio della fedeltà di Dio per adempiere alle sue promesse e riportare il suo popolo nella sua terra.

Giosuè 24:15: "Ma se ti sembra malvagio ai tuoi occhi per servire il Signore, ho scelto oggi a coloro che servono; se agli dei che servivano i tuoi genitori, che erano nel fiume o agli dei degli dei gli amoriti, nella cui terra di abitazione ma io e io serviremo il Signore ". La decisione di Joseph di servire Dio e agire con amore e perdono invece di vendetta è un esempio per noi come dovremmo vivere la nostra vita e curare gli altri.


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