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Salutate Ampliato, mio diletto nel Signore. (Romani 16, 8)
Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio caro Stachi. (Romani 16, 9)
Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli della casa di Narcìso che sono nel Signore. (Romani 16, 11)
Vi saluta Timòteo mio collaboratore, e con lui Lucio, Giasone, Sosìpatro, miei parenti. (Romani 16, 21)
Ringrazio continuamente il mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, (Corinzi 1 1, 4)
perché nessuno possa dire che siete stati battezzati nel mio nome. (Corinzi 1 1, 15)
e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, (Corinzi 1 2, 4)
perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! (Corinzi 1 4, 4)
Per questo appunto vi ho mandato Timòteo, mio figlio diletto e fedele nel Signore: egli vi richiamerà alla memoria le vie che vi ho indicato in Cristo, come insegno dappertutto in ogni Chiesa. (Corinzi 1 4, 17)
nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati insieme voi e il mio spirito, con il potere del Signore nostro Gesù, (Corinzi 1 5, 4)
Ma se rimane così, a mio parere è meglio; credo infatti di avere anch'io lo Spirito di Dio. (Corinzi 1 7, 40)
Per questo, se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per non dare scandalo al mio fratello. (Corinzi 1 8, 13)