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Allora Giacobbe disse a Simeone e a Levi: "Voi mi avete messo in affanno, rendendomi odioso agli abitanti della regione, ai Cananei e ai Perizziti, mentre io ho pochi uomini; essi si raduneranno contro di me, mi vinceranno e sarò annientato io e la mia famiglia". (Genesi 34, 30)
Poi leviamoci e saliamo a Betel, dove io voglio fare un altare al Dio che mi ha esaudito al tempo della mia angoscia ed è stato con me nel viaggio che ho fatto". (Genesi 35, 3)
Poi levarono l'accampamento e un terrore molto forte assalì le città che stavano attorno a loro, così che non inseguirono i figli di Giacobbe. (Genesi 35, 5)
Allora morì Debora, la nutrice di Rebecca, e fu sepolta al di sotto di Betel, ai piedi della quercia, che perciò fu chiamata "Quercia del pianto". (Genesi 35, 8)
Giacobbe eresse sulla sua sepoltura una stele. E' la stele della tomba di Rachele che esiste ancora oggi. (Genesi 35, 20)
Poi Esaù prese le sue mogli e i suoi figli e le sue figlie e tutte le persone della sua casa, i suoi greggi e tutto il suo bestiame e tutti i suoi beni che aveva acquistato nella terra di Canaan, e se ne andò in un paese lontano da suo fratello Giacobbe. (Genesi 36, 6)
Regnò dunque in Edom Bela, figlio di Beor, e la sua città si chiama Dinaba. (Genesi 36, 32)
Usam morì e regnò al suo posto Adad, figlio di Bedad, colui che vinse i Madianiti nelle steppe di Moab; la sua città si chiama Avit. (Genesi 36, 35)
Baal-Canan, figlio di Acbor, morì e regnò al suo posto Adar: la sua città si chiama Pau e la moglie si chiamava Meetabel, figlia di Matred, da Me-Zaab. (Genesi 36, 39)
Questa è la storia della discendenza di Giacobbe. Giuseppe, all'età di diciassette anni, pascolava il gregge con i suoi fratelli. Siccome era giovinetto, stava con i figli di Bila e i figli di Zilpa, mogli di suo padre. Giuseppe riportò al loro padre la mala fama che circolava sul loro conto. (Genesi 37, 2)
Israele amava Giuseppe più che tutti i suoi figli, perché era il figlio della sua vecchiaia, e gli fece una tunica con le maniche lunghe. (Genesi 37, 3)
Quando Giuseppe fu arrivato presso i suoi fratelli, essi lo spogliarono della sua tunica, quella tunica dalle maniche lunghe ch'egli aveva indosso; (Genesi 37, 23)