Löydetty 498 Tulokset: legge di purezza

  • Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi, mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla legge, per appartenere ad un altro, cioè a colui che fu risuscitato dai morti, affinché noi portiamo frutti per Dio. (Romani 7, 4)

  • Quando infatti eravamo nella carne, le passioni peccaminose, stimolate dalla legge, si scatenavano nelle nostre membra al fine di portare frutti per la morte. (Romani 7, 5)

  • Ora però siamo stati liberati dalla legge, essendo morti a ciò che ci teneva prigionieri, per servire nel regime nuovo dello Spirito e non nel regime vecchio della lettera. (Romani 7, 6)

  • Che diremo dunque? Che la legge è peccato? No certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non per la legge, né avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non desiderare. (Romani 7, 7)

  • Prendendo pertanto occasione da questo comandamento, il peccato scatenò in me ogni sorta di desideri. Senza la legge infatti il peccato è morto (Romani 7, 8)

  • e io un tempo vivevo senza la legge. Ma, sopraggiunto quel comandamento, il peccato ha preso vita (Romani 7, 9)

  • e io sono morto; la legge, che doveva servire per la vita, è divenuta per me motivo di morte. (Romani 7, 10)

  • Così la legge è santa e santo e giusto e buono è il comandamento. (Romani 7, 12)

  • Sappiamo infatti che la legge è spirituale, mentre io sono di carne, venduto come schiavo del peccato. (Romani 7, 14)

  • Ora, se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge è buona; (Romani 7, 16)

  • Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. (Romani 7, 21)

  • Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio, (Romani 7, 22)


“A divina bondade não só não rejeita as almas arrependidas, como também vai em busca das almas teimosas”. São Padre Pio de Pietrelcina