Löydetty 11266 Tulokset: del
In quel tempo Abimèlech con Picol, capo del suo esercito, disse ad Abramo: «Dio è con te in quanto fai. (Genesi 21, 22)
Allora Abramo prese alcuni capi del gregge e dell'armento, li diede ad Abimèlech: tra loro due conclusero un'alleanza. (Genesi 21, 27)
Poi Abramo mise in disparte sette agnelle del gregge. (Genesi 21, 28)
E dopo che ebbero concluso l'alleanza a Bersabea, Abimèlech si alzò con Picol, capo del suo esercito, e ritornarono nel paese dei Filistei. (Genesi 21, 32)
Abramo piantò un tamerice in Bersabea, e lì invocò il nome del Signore, Dio dell'eternità. (Genesi 21, 33)
Abramo prese la legna dell'olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutt'e due insieme. (Genesi 22, 6)
Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». (Genesi 22, 11)
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. (Genesi 22, 13)
Poi l'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta (Genesi 22, 15)
e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio, (Genesi 22, 16)
io ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. (Genesi 22, 17)
Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce». (Genesi 22, 18)