Löydetty 29 Tulokset: antico ebraico
Ricorda i giorni del tempo antico, medita gli anni lontani. Interroga tuo padre e te lo farà sapere, i tuoi vecchi e te lo diranno. (Deuteronomio 32, 7)
Come dice il proverbio antico: e la mia mano non sarà contro di te. (Samuele 1 24, 14)
Eliakìm figlio di Chelkia, Sebna e Ioach risposero al gran coppiere: «Parla, ti prego, ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico, mentre il popolo che è sulle mura ascolta». (Re 2 18, 26)
Il gran coppiere allora si alzò e gridò a gran voce in ebraico: «Udite la parola del gran re, del re d'Assiria: (Re 2 18, 28)
Gli inviati gridarono a gran voce in ebraico al popolo di Gerusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo al fine di occuparne la città. (Cronache 2 32, 18)
Non spostare il confine antico, posto dai tuoi padri. (Proverbi 22, 28)
Non spostare il confine antico, e non invadere il campo degli orfani, (Proverbi 23, 10)
Eliakìm, Sebnà e Ioach risposero al gran coppiere: «Parla ai tuoi servi in aramaico, poiché noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico alla portata degli orecchi del popolo che è sulle mura». (Isaia 36, 11)
Il gran coppiere allora si alzò e gridò in ebraico: «Udite le parole del gran re, del re di Assiria. (Isaia 36, 13)
Chi è come me? Si faccia avanti e lo proclami, lo riveli di presenza e me lo esponga. Chi ha reso noto il futuro dal tempo antico? Ci annunzi ciò che succederà. (Isaia 44, 7)
Ricordatevi i fatti del tempo antico, perché io sono Dio e non ce n'è altri. Sono Dio, nulla è uguale a me. (Isaia 46, 9)
Gerusalemme ricorda i giorni della sua miseria e del suo vagare, tutti i suoi beni preziosi dal tempo antico; ricorda quando il suo popolo cadeva per mano del nemico e nessuno le porgeva aiuto. I suoi nemici la guardavano e ridevano della sua rovina. (Lamentazioni 1, 7)