Löydetty 888 Tulokset: Gerusalemme

  • Assalonne abitò in Gerusalemme due anni, senza vedere la faccia del re. (Samuele 2 14, 28)

  • Perché durante la sua dimora a Ghesùr, in Aram, il tuo servo ha fatto questo voto: Se il Signore mi riconduce a Gerusalemme, io servirò il Signore a Ebron!». (Samuele 2 15, 8)

  • Con Assalonne erano partiti da Gerusalemme duecento uomini, i quali, invitati, partirono con semplicità, senza saper nulla. (Samuele 2 15, 11)

  • Allora Davide disse a tutti i suoi ministri che erano con lui a Gerusalemme: «Alzatevi, fuggiamo; altrimenti nessuno di noi scamperà dalle mani di Assalonne. Partite in fretta perché non si affretti lui a raggiungerci e faccia cadere su di noi la sventura e colpisca la città a fil di spada». (Samuele 2 15, 14)

  • Così Zadòk ed Ebiatàr riportarono a Gerusalemme l'arca di Dio e là dimorarono. (Samuele 2 15, 29)

  • Cusài, amico di Davide, arrivò in città quando Assalonne entrava in Gerusalemme. (Samuele 2 15, 37)

  • Il re disse: «Dov'è il figlio del tuo signore?». Zibà rispose al re: «Ecco, è rimasto a Gerusalemme perché ha detto: Oggi la casa di Israele mi renderà il regno di mio padre». (Samuele 2 16, 3)

  • Intanto Assalonne con tutti gli Israeliti era entrato in Gerusalemme e Achitòfel era con lui. (Samuele 2 16, 15)

  • I servi di Assalonne vennero in casa della donna e chiesero: «Dove sono Achimaaz e Giònata?». La donna rispose loro: «Hanno passato il serbatoio dell'acqua». Quelli si misero a cercarli, ma, non riuscendo a trovarli, tornarono a Gerusalemme. (Samuele 2 17, 20)

  • e disse al re: «Il mio signore non tenga conto della mia colpa! Non ricordarti di quanto il tuo servo ha commesso quando il re mio signore è uscito da Gerusalemme; il re non lo conservi nella sua mente! (Samuele 2 19, 20)

  • Quando giunse da Gerusalemme incontro al re, il re gli disse: «Perché non sei venuto con me, Merib-Bàal?». (Samuele 2 19, 26)

  • Il re disse a Barzillài: «Vieni con me; io provvederò al tuo sostentamento presso di me, a Gerusalemme». (Samuele 2 19, 34)


“Há duas razões principais para se orar com muita satisfação: primeiro para render a Deus a honra e a glória que Lhe são devidas. Segundo, para falar com São Padre Pio de Pietrelcina