Löydetty 282 Tulokset: Abramo e Ismaele
Abramo era ormai vecchio, avanti negli anni, e il Signore lo aveva benedetto in tutto. (Genesi 24, 1)
Allora Abramo disse al suo servo, il più anziano della sua casa, che aveva potere su tutti i suoi beni: "Metti la mano sotto la mia coscia (Genesi 24, 2)
Gli rispose Abramo: "Guàrdati dal ricondurre là mio figlio! (Genesi 24, 6)
Il servo mise la mano sotto la coscia di Abramo, suo padrone, e gli prestò così il giuramento richiesto. (Genesi 24, 9)
E disse: "Signore, Dio del mio padrone Abramo, concedimi un felice incontro quest'oggi e usa bontà verso il mio padrone Abramo! (Genesi 24, 12)
Non aveva ancora finito di parlare, quand'ecco Rebecca, che era figlia di Betuèl, figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di Abramo, usciva con l'anfora sulla spalla. (Genesi 24, 15)
e disse: "Sia benedetto il Signore, Dio del mio padrone Abramo, che non ha cessato di usare bontà e fedeltà verso il mio padrone. Quanto a me, il Signore mi ha guidato sulla via fino alla casa dei fratelli del mio padrone". (Genesi 24, 27)
E disse: "Io sono un servo di Abramo. (Genesi 24, 34)
Così oggi sono arrivato alla fonte e ho detto: "Signore, Dio del mio padrone Abramo, se tu vorrai dare buon esito al viaggio che sto compiendo, (Genesi 24, 42)
Poi mi inginocchiai e mi prostrai al Signore e benedissi il Signore, Dio del mio padrone Abramo, il quale mi aveva guidato per la via giusta a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio padrone. (Genesi 24, 48)
Quando il servo di Abramo udì le loro parole, si prostrò a terra davanti al Signore. (Genesi 24, 52)
Allora essi lasciarono partire la loro sorella Rebecca con la nutrice, insieme con il servo di Abramo e i suoi uomini. (Genesi 24, 59)