Corinzi 1, 15
56. Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge.
56. Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge.
1 Corinzi 15 si occupa principalmente della risurrezione dei morti e della vittoria sulla morte attraverso la risurrezione di Cristo. I seguenti versi sono correlati a questo tema:
Giovanni 11:25-26: "Gesù gli disse: io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se è morto, vivrà; e tutti quelli che vivono e credono in me, non morirà mai. Quello ? " Questi versetti parlano della promessa della vita eterna attraverso la fede in Gesù e la sua risurrezione.
Romani 6:5: "Perché eravamo uniti a lui a somiglianza della sua morte, sicuramente saremo anche a somiglianza della sua risurrezione". Questo verso evidenzia la connessione tra la morte e la risurrezione di Cristo e la nostra risurrezione.
Filippesi 3:21: "Ciò trasformerà il nostro corpo dedotto, per essere secondo il tuo glorioso corpo, secondo il tuo potere efficace di sottoporti anche a te". Questo verso parla della trasformazione del nostro corpo in glorificazione, in conformità con il corpo risorto di Cristo.
1 Tessalonicesi 4:16-17: "Perché il Signore scenderà dal cielo con grande grido, alla voce dell'Arcangelo, al suono della tromba di Dio, e coloro che sono morti in Cristo aumenteranno per primo. Saremo strappati insieme a loro tra le nuvole per incontrare il Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore ". Questo verso parla della risurrezione dei morti in Cristo, che precede il rapimento dei fedeli di stare con il Signore per sempre.
Apocalisse 21:4: "Si asciugherà ogni lacrima dagli occhi e non ci sarà morte, nessun pianto, nessun pianto, nessun dolore, perché le prime cose sono passate". Questo verso parla della vita eterna in cui non ci saranno più morte, tristezza o dolore, ma la gioia e la pace che derivano dalla vittoria sulla morte raggiunta dalla risurrezione di Cristo.
“O amor tudo esquece, tudo perdoa, sem reservas.” São Padre Pio de Pietrelcina
