Giobbe, 20
14. il suo cibo si altera nelle sue viscere, divenendo un veleno di vipera dentro di lui.
14. il suo cibo si altera nelle sue viscere, divenendo un veleno di vipera dentro di lui.
Giobbe 20 presenta un discorso di Zofar, il terzo amico di Job, che cerca di convincerlo a riconoscere la giustizia di Dio nelle sue afflizioni e confessare i suoi peccati. Zofar fa una vivida descrizione del destino dei malvagi, sostenendo che la punizione divina cade sempre su di loro. I seguenti versetti affrontano temi simili a quelli trattati da Zofar:
Proverbi 10:27: "La paura del Signore estende i giorni, ma la vita dei malvagi è abbreviata". Questo versetto parla del destino dei malvagi, che secondo Zofar nel Giobbe 20, è segnato da sofferenza e morte prematura.
Salmo 37:35-36: "Ho visto un arrogante malvagio e diffuso come un albero a foglia sul terreno nativo. Ma è passato e non esiste più; l'ho cercato, ma non sono stato trovato." Questo salmo parla anche del destino dei malvagi, che viene paragonato a un albero secco e morto.
Proverbi 1:33: "Ma chiunque mi ascolti vivrà in sicurezza e starà zitto, senza timore di alcun male." Questo verso evidenzia l'importanza di ascoltare la saggezza divina, che Zofar crede che il lavoro stia respingendo.
Salmo 11:6: "Farà piovere sulle braci malvagie e uno zolfo a incandescenza; un vento secco sarà la loro parte". Questo salmo parla anche del destino dei malvagi, che è descritto come una pioggia di fuoco e zolfo, simile alla descrizione di Zofar nel lavoro 20.
Proverbi 13:9: "La luce del giusto brilla intensamente, ma la lampada dei malvagi si spegne." Questo verso evidenzia la differenza tra i giusti e i malvagi, rafforzando l'idea che la punizione divina cada sempre sui secondi.
“Nunca se canse de rezar e de ensinar a rezar.” São Padre Pio de Pietrelcina