Geremia, 36

32. Geremia, intanto, prese un altro volume e lo consegnò a Baruc, figlio di Neria, lo scriba, il quale scrisse su di esso, sotto dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm, re di Giuda, aveva bruciato nel fuoco. Furono, anzi, aggiunte ad esse molte altre parole simili a quelle.

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Geremia 36 narra il tempo in cui il Signore comandava a Geremia di scrivere tutte le parole che aveva parlato contro Israele e Giuda in un tiro e lo leggeva ad alta voce al popolo nel tempio. Il tiro fu letto al re Jehoaquim, ma non si pentiva delle sue vie. I versetti relativi agli argomenti affrontati in Geremia 36 sono i seguenti:

Salmo 119:11: "Tengo le tue parole nel cuore, per non peccare contro di te." Il popolo di Giuda aveva bisogno di mantenere le parole di Dio nei loro cuori per non peccare contro di lui.

Proverbi 29:1: "L'uomo che, una volta rimproverato, induce la cervice verrà spezzata improvvisamente, senza guarigione." Il re Jehokim fu rimproverato dalle parole del tiro, ma induriva il suo cuore ed era rotto.

Ebrei 4:12: "Perché la Parola di Dio è viva ed efficace, e più bruscamente di ogni spada a due bordi, e penetra nella divisione dell'anima e dello spirito, e da articolazioni e marrows, ed è in grado di discernere pensieri, e intenzioni cardiache ". Il tiro con le parole di Dio era potente e in grado di discernere i pensieri e le intenzioni dei cuori del popolo.

Giovanni 8:32: "E saprete la verità e la verità ti libererà." Le persone dovevano conoscere la verità delle parole di Dio da rilasciare.

1 Pietro 1:25: "Ma la parola del Signore rimane per sempre. E questa è la parola evangelizzata tra di voi." Le parole di Dio sono eterne e rimangono per sempre e devono essere proclamate a tutti.

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