Giobbe, 12
14. Ecco, se egli demolisce, non si può ricostruire, se imprigiona uno, non si può liberare.
14. Ecco, se egli demolisce, non si può ricostruire, se imprigiona uno, non si può liberare.
Giobbe 12 è un capitolo in cui il lavoro risponde a Zofar, uno degli amici che lo visitano e cercano di confortarlo nel mezzo delle sue afflizioni. Giobbe confuta la posizione di Zofar, affermando che la saggezza non è esclusiva per gli amici, ma è anche concessa da Dio a coloro che soffrono. Parla della sovranità di Dio e della natura di passaggio della vita umana. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati nel lavoro 12:
Salmo 147:5 - "Grande è nostro Signore e tremenda, sopra tutti gli dei". Questo verso mette in evidenza la sovranità di Dio, un tema ricorrente nel lavoro 12.
Giacomo 1:5- "Ma se a qualcuno di voi manca la saggezza, chiedilo a Dio, che dà tutto liberamente e non censura, e gli sarà dato." Giobbe 12 parla della saggezza concessa da Dio a coloro che soffrono e questo verso in James rafforza questa idea.
Salmo 90:10 - "I giorni dei nostri anni sono settant'anni e se alcuni, per la loro robustezza, arrivano a ottant'anni, il loro orgoglio è stanco e noioso, perché presto taglia e voliamo." Come un lavoro, questo versetto evidenzia la brevità della vita umana.
Isaia 40:28 - "Non sai, non senti che l'eterno Dio, il Signore, il Creatore delle estremità della terra, non è né stanco né è affaticamento? Questo verso rafforza la sovranità e l'infinito di Dio, temi presenti nel lavoro 12.
Proverbi 3:5-6- "Fidati nel Signore di tutto il tuo cuore e non mescolare la tua comprensione. Lo riconosce in tutti i tuoi modi e raddrizzerà i tuoi percorsi." Questo verso evidenzia l'importanza della fiducia in Dio, un tema presente nel lavoro 12.
O maldito “eu” o mantém apegado à Terra e o impede de voar para Jesus. São Padre Pio de Pietrelcina