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Avevano code simili a quelle degli scorpioni, con pungiglioni: nelle loro code risiedeva il potere di tormentare gli uomini per cinque mesi. (Apocalisse 9, 10)
Infatti il potere dei cavalli sta nelle loro bocche e nelle code; le loro code infatti, alla maniera dei serpenti, sono munite di teste di cui si servono per nuocere. (Apocalisse 9, 19)
Gli uomini restanti, sfuggiti allo sterminio di tali flagelli, non rinunziarono ad adorare le opere delle loro mani, cioè demòni e idoli d'oro, d'argento, di bronzo, di pietra, di legno, incapaci di vedere, udire e camminare, (Apocalisse 9, 20)
Aveva in mano un libriccino aperto. Posto il piede destro sul mare e il sinistro sulla terra, (Apocalisse 10, 2)
Poi la stessa voce che avevo udita dal cielo di nuovo mi parlò e disse: "Va', prendi il libriccino aperto dalla mano dell'angelo che sta posato sul mare e sulla terra". (Apocalisse 10, 8)
Ma l'atrio esterno del tempio lascialo fuori, non lo misurare. Infatti è stato concesso ai gentili di calpestare la Città santa per quarantadue mesi. (Apocalisse 11, 2)
Ma io invierò i due Testimoni a esercitare il loro ministero profetico, vestiti di sacco, per milleduecentosessanta giorni". (Apocalisse 11, 3)
Se per caso qualcuno vorrà far loro del male, uscirà dalla loro bocca un fuoco che divorerà i loro nemici; perciò se qualcuno volesse far loro del male, in quella maniera dovrà morire. (Apocalisse 11, 5)
Essi avranno potere di chiudere il cielo, in modo che non scenda la pioggia per tutto il tempo del loro ministero profetico. Inoltre avranno facoltà di cambiare l'acqua in sangue e di colpire la terra con ogni specie di flagelli, ogni volta che lo vorranno. (Apocalisse 11, 6)
Contempleranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo uomini di ogni razza, popolo, lingua e nazione, impedendo che essi siano messi nella tomba. (Apocalisse 11, 9)
Gli abitanti della terra faranno festa su di loro, manifesteranno la loro gioia scambiandosi doni; perché questi due profeti hanno tormentato gli abitanti della terra. (Apocalisse 11, 10)
In quel momento avvenne un gran terremoto, per cui crollò la decima parte della città. E morirono nel terremoto settemila persone. I superstiti, presi dallo spavento, diedero gloria al Dio del cielo. (Apocalisse 11, 13)