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  • Allora Dio fece un foro nell'avvallamento che si trova in Lechi, dal quale sgorgò l'acqua. Sansone bevve, si sentì riavere e si rianimò. Perciò quella fonte fu chiamata En-korè, e mantiene ancor oggi questo nome in Lechi. (Giudici 15, 19)

  • Sansone fu giudice in Israele per venti anni al tempo dei Filistei. (Giudici 15, 20)

  • Una volta Sansone andò a Gaza. Qui, vista una prostituta, andò da lei. (Giudici 16, 1)

  • Quando gli abitanti di Gaza seppero che era arrivato Sansone, per tutta la notte furono in gran movimento perché volevano tendergli un'insidia alle porte della città. Poi però, per tutta la notte, non agirono pur restando in attesa, perché pensavano: "Dovremo attendere fino all'alba, ma l'uccideremo!". (Giudici 16, 2)

  • Sansone invece se ne restò a letto fino a mezzanotte. A mezzanotte si alzò: dette di piglio ai battenti della porta della città e li svelse insieme ai due stipiti e al chiavistello. Caricatili poi sulle spalle, andò a portarli sulla cima del monte che sorge davanti a Ebron. (Giudici 16, 3)

  • In seguito Sansone si innamorò di un'altra donna, che abitava nella valle di Sorek e si chiamava Dalila. (Giudici 16, 4)

  • Allora Dalila disse a Sansone: "Ti prego, svelami quale sia il segreto della tua grande forza e con quali mezzi potresti essere legato e ridotto all'impotenza". (Giudici 16, 6)

  • Le rispose Sansone: "Se fossi legato con sette corde di nervo fresche, non ancora essiccate, perderei la mia forza e sarei come un uomo qualsiasi". (Giudici 16, 7)

  • Subito i prìncipi filistei inviarono a Dalila sette corde di nervo fresche, non ancora essiccate ed essa con quelle legò Sansone: (Giudici 16, 8)

  • nella stanza intanto c'era, pronta ai suoi cenni, gente all'agguato. Poi essa gli gridò: "I Filistei ti assalgono, Sansone!". Ma egli distrusse i legami come si volatilizza un filo di stoppa che senta il fuoco. E così il segreto della sua forza non fu svelato. (Giudici 16, 9)

  • Disse Dalila a Sansone: "Ecco, ti sei preso gioco di me, raccontandomi bugie; ora dimmi con che cosa potresti essere legato". (Giudici 16, 10)

  • Subito Dalila prese delle funi nuove, lo legò e poi gli gridò: "I Filistei ti assalgono, Sansone!". Intanto nella stanza c'era gente all'agguato. Ma egli distrusse le funi che legavano le sue braccia come se fossero filo. (Giudici 16, 12)


“Não se fixe voluntariamente naquilo que o inimigo da alma lhe apresenta.” São Padre Pio de Pietrelcina