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Perciò nessuno gli manchi di riguardo. Accomiatatelo in pace, perché venga da me, che lo aspetto con i fratelli. (Corinzi 1 16, 11)
Il saluto è di mia mano, di Paolo. (Corinzi 1 16, 21)
Io però chiamo Dio a testimonio sulla mia vita, che non sono venuto a Corinto per risparmiarvi. (Corinzi 2 1, 23)
Perciò vi ho scritto in quei termini, per non dover poi essere rattristato alla mia venuta da quelli che dovrebbero rendermi lieto, persuaso come sono, riguardo a tutti voi, che la mia gioia è la vostra. (Corinzi 2 2, 3)
E non solo con la sua venuta, ma con la consolazione che ha ricevuto da voi. Egli ci ha riferito il vostro desiderio, il vostro rammarico, il vostro affetto per noi; onde la mia gioia si è ancora accresciuta. (Corinzi 2 7, 7)
Oh, se voleste sopportare un po' di stoltezza da parte mia! Ma sì, sopportatemi! (Corinzi 2 11, 1)
Mi rispose: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza si esprime nella debolezza". Mi vanterò quindi volentieri delle mie debolezze, perché si stenda su di me la potenza di Cristo. (Corinzi 2 12, 9)
Temo infatti che, venendo, non vi trovi come desidero, e che a mia volta venga trovato da voi come non mi desiderate; temo che vi siano contese, invidie, animosità, dissensi, maldicenze, insinuazioni, superbie, insubordinazioni; (Corinzi 2 12, 20)
Quando poi piacque a Colui, che mi aveva separato fin dal seno di mia madre e mi aveva chiamato in forza della sua grazia, (Gàlati 1, 15)
Notate con che grossi caratteri vi scrivo di mia mano. (Gàlati 6, 11)
in ogni mia supplica prego sempre con gioia per tutti voi, (Filippesi 1, 4)
e molti fratelli, fiduciosi nel Signore a motivo della mia prigionia, con più fierezza annunciano, senza timore, la parola di Dio. (Filippesi 1, 14)
