Numeri, 16

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Ora Core figlio di Izear, figlio di Keat, figlio di Levi, e Datan e Abiram, figli di Eliab, figlio di Pallu, figlio di Ruben,

2 presero altra gente e insorsero contro Mosè, con duecentocinquanta uomini tra gli Israeliti, capi della comunità, membri del consiglio, uomini stimati;

3 radunatisi contro Mosè e contro Aronne, dissero loro: «Basta! Tutta la comunità, tutti sono santi e il Signore è in mezzo a loro; perché dunque vi innalzate sopra l'assemblea del Signore?».

4 Quando Mosè ebbe udito questo, si prostrò con la faccia a terra;

5 poi disse a Core e a tutta la gente che era con lui: «Domani mattina il Signore farà conoscere chi è suo e chi è santo e se lo farà avvicinare: farà avvicinare a sé colui che egli avrà scelto.

6 Fate questo: prendete gli incensieri tu e tutta la gente che è con te;

7 domani vi metterete il fuoco e porrete profumo aromatico davanti al Signore; colui che il Signore avrà scelto sarà santo. Basta, figli di Levi!».

8 Mosè disse poi a Core: «Ora ascoltate, figli di Levi!

9 E' forse poco per voi che il Dio d'Israele vi abbia segregati dalla comunità d'Israele e vi abbia fatti avvicinare a sé per prestare servizio nella Dimora del Signore e per tenervi davanti alla comunità, esercitando per essa il vostro ministero?

10 Egli vi ha fatti avvicinare a sé, te e tutti i tuoi fratelli figli di Levi con te e ora pretendete anche il sacerdozio?

11 Per questo tu e tutta la gente che è con te siete convenuti contro il Signore! E chi è Aronne perché vi mettiate a mormorare contro di lui?».

12 Poi Mosè mandò a chiamare Datan e Abiram, figli di Eliab; ma essi dissero: «Noi non verremo.

13 E' forse poco per te l'averci fatti partire da un paese dove scorre latte e miele per farci morire nel deserto, perché tu voglia fare il nostro capo e dominare su di noi?

14 Non ci hai davvero condotti in un paese dove scorre latte e miele, né ci hai dato il possesso di campi e di vigne! Credi tu di poter privare degli occhi questa gente? Noi non verremo».

15 Allora Mosè si adirò molto e disse al Signore: «Non gradire la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino e non ho fatto torto ad alcuno di loro».

16 Mosè disse a Core: «Tu e tutta la tua gente trovatevi domani davanti al Signore: tu e loro con Aronne;

17 ciascuno di voi prenda l'incensiere, vi metta il profumo aromatico e porti ciascuno il suo incensiere davanti al Signore: duecentocinquanta incensieri. Anche tu e Aronne; ciascuno prenda un incensiere».

18 Essi dunque presero ciascuno un incensiere, vi misero il fuoco, vi posero profumo aromatico e si fermarono all'ingresso della tenda del convegno; lo stesso fecero Mosè e Aronne.

19 Core convocò tutta la comunità presso Mosè e Aronne all'ingresso della tenda del convegno; la gloria del Signore apparve a tutta la comunità.

20 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne:

21 «Allontanatevi da questa comunità e io li consumerò in un istante».

22 Ma essi, prostratisi con la faccia a terra, dissero: «Dio, Dio degli spiriti di ogni essere vivente! Un uomo solo ha peccato e ti vorresti adirare contro tutta la comunità?».

23 Il Signore disse a Mosè:

24 «Parla alla comunità e ordinale: Ritiratevi dalle vicinanze della dimora di Core, Datan e Abiram».

25 Mosè si alzò e andò da Datan e da Abiram; gli anziani di Israele lo seguirono.

26 Egli disse alla comunità: «Allontanatevi dalle tende di questi uomini empi e non toccate nulla di ciò che è loro, perché non periate a causa di tutti i loro peccati».

27 Così quelli si ritirarono dal luogo dove stavano Core, Datan e Abiram. Datan e Abiram uscirono e si fermarono all'ingresso delle loro tende con le mogli, i figli e i bambini.

28 Mosè disse: «Da questo saprete che il Signore mi ha mandato per fare tutte queste opere e che io non ho agito di mia iniziativa.

29 Se questa gente muore come muoiono tutti gli uomini, se la loro sorte è la sorte comune a tutti gli uomini, il Signore non mi ha mandato;

30 ma se il Signore fa una cosa meravigliosa, se la terra spalanca la bocca e li ingoia con quanto appartiene loro e se essi scendono vivi agli inferi, allora saprete che questi uomini hanno disprezzato il Signore».

31 Come egli ebbe finito di pronunciare tutte queste parole, il suolo si profondò sotto i loro piedi,

32 la terra spalancò la bocca e li inghiottì: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Core e tutta la loro roba.

33 Scesero vivi agli inferi essi e quanto loro apparteneva; la terra li ricoprì ed essi scomparvero dall'assemblea.

34 Tutto Israele che era attorno ad essi fuggì alle loro grida; perché dicevano: «La terra non inghiottisca anche noi!».

35 Un fuoco uscì dalla presenza del Signore e divorò i duecentocinquanta uomini, che offrivano l'incenso.




Versículos relacionados com Numeri, 16:

Il capitolo 16 dei numeri riporta la ribellione di Corá, Dathan, Abirão e altri 250 leader del popolo di Israele contro Mosè e Aaron. Hanno interrogato il vantaggio dei fratelli e hanno rifiutato di obbedire agli ordini da loro. La risposta di Dio a questa ribellione fu l'apertura della terra, che inghiottì i leader ribelli e le loro famiglie. Di seguito sono riportati cinque versetti relativi agli argomenti trattati nei numeri 16:

Salmo 106:16-17: "Hanno anche acceso l'invidia nel villaggio, invidiarono Mosè nel campo del Signore. La terra si aprì e deglutì Dathan e copriva la compagnia di Abirão." Questo verso si riferisce all'episodio in cui la Terra ha aperto e inghiottito i leader ribelli, mostrando la gravità del peccato di ribellione.

2 Pietro 2:9: "Pertanto, quindi, il Signore sa come liberare la tentazione divina e riservare l'Ingiusta per il giorno del giudizio, per essere puniti." Questo verso parla della giustizia divina e di come Dio si riserva la punizione per coloro che si ribellano contro di lui.

Giuda 1:11: "Guai a loro! Perché sono entrati nella strada per Caino e sono stati presi dall'inganno del premio Balaam e sono morti nella contraddizione di Corá." Questo verso menziona Corá come esempio di ribellione e mette in evidenza il destino di coloro che si ribellano contro Dio.

Numeri 26:9-10: "E i figli di Eliabe: Namuel e Dathan e Abirão. Questo Abirão è lo stesso Datã e Abirão, che furono chiamati alla congregazione, che contenevano contro Mosè e Aaron nella congregazione di Corá, Quando la Terra li aprì e deglutò, insieme a Corá, quando la compagnia seguita morì; e l'incendio consumò i duecentocinquanta uomini, che offrivano incenso ". Questo verso fa riferimento diretto alla ribellione di Korah e mostra il destino dei leader ribelli.

Giobbe 31:23: "Perché avrei temuto che la distruzione provenga da Dio e a causa di Sua Maestà non poteva fare nulla". Questo verso parla della paura di Dio e di come è in grado di portare distruzione a coloro che si ribellano contro di lui, rafforzando l'importanza di obbedire e rispettare la sua autorità.


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