Levitico, 7
18. Se uno mangia la carne del sacrificio di comunione il terzo giorno, l'offerente non sarà gradito; dell'offerta non gli sarà tenuto conto; sarà un abominio; chi ne avrà mangiato subirà la pena della sua iniquità.
18. Se uno mangia la carne del sacrificio di comunione il terzo giorno, l'offerente non sarà gradito; dell'offerta non gli sarà tenuto conto; sarà un abominio; chi ne avrà mangiato subirà la pena della sua iniquità.
Levitico 7 affronta le leggi riguardanti i sacrifici della pace e come dovrebbe essere consumata la carne di questi animali. Di seguito sono riportati cinque versetti relativi agli argomenti affrontati in questo capitolo, in ordine di vicinanza ai problemi affrontati:
Deuteronomio 12:20-21: "Quando il Signore, il tuo Dio, espandi il tuo territorio, mentre ti prometteva, e hai detto, mangerò carne, perché ho il desiderio di carne, secondo il tuo desiderio, puoi mangiare carne , secondo il tuo desiderio dell'anima. Se il luogo in cui il Signore, il tuo Dio, scegli di fare il tuo nome lontano da te, allora uccidererai il tuo bestiame e il tuo gregge che il Signore ti ha dato, mentre ti hai comantrato e mangioni dentro dalle tue porte, secondo il tuo desiderio e secondo la tua anima ".
Atti 15:29: "Possa tu astenerti dalle cose sacrificate agli idoli, dal sangue, dalla carne soffocata e dalla prostituzione; e di queste cose che fai bene per mantenerti.
1 Corinzi 10:25-26: "Inizia tutto ciò che viene venduto nel negozio di macelleria, senza chiedere, a causa della coscienza. Perché il Signore è la terra e la sua pienezza."
1 Timoteo 4:3-5: "Per proibire il matrimonio e ordinare l'astinenza di cibi che Dio ha creato per essere ricevuto con il Ringraziamento dai fedeli e quanti ne conoscono pienamente la verità. Perché ogni creatura di Dio è buona, E non c'è nulla da rifiutare, essere ricevuto con il Ringraziamento. Perché dalla Parola di Dio e la preghiera è santificata ".
Romani 14:6-7: "Chi fa un caso del giorno, per il Signore lo fa; e che non fa il giorno del giorno, per il Signore non fare. E che non mangia, per il Signore non mangiare e ringraziare Dio ".
Questi versetti si occupano di argomenti relativi al consumo di carne e alla sua origine, nonché alla libertà che i cristiani hanno al riguardo. Mentre Deuteronomio 12:20-21 si occupa del permesso di Dio di mangiare carne all'interno delle proprie porte, Atti 15:29 istruisce i cristiani ad astenersi dalla carne soffocata e offerto agli idoli. 1 Corinzi 10:25-26 e 1 Timoteo 4:3-5 indicano che ogni creatura di Dio è buona per il consumo e che la parola e la preghiera di Dio possono santificare il cibo. Infine, Romani 14:6-7 indica che ciò che conta è l'atteggiamento di gratitudine nei confronti di Dio, indipendentemente dal fatto che mangiare o meno carne.
“Comunguemos com santo temor e com grande amor.” São Padre Pio de Pietrelcina
