Cantico dei Cantici, 5

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Son venuto nel mio giardino, sorella mia, sposa, e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo; mangio il mio favo e il mio miele, bevo il mio vino e il mio latte. Mangiate, amici, bevete; inebriatevi, o cari.

2 Io dormo, ma il mio cuore veglia. Un rumore! E' il mio diletto che bussa: «Aprimi, sorella mia, mia amica, mia colomba, perfetta mia; perché il mio capo è bagnato di rugiada, i miei riccioli di gocce notturne».

3 «Mi sono tolta la veste; come indossarla ancora? Mi sono lavata i piedi; come ancora sporcarli?».

4 Il mio diletto ha messo la mano nello spiraglio e un fremito mi ha sconvolta.

5 Mi sono alzata per aprire al mio diletto e le mie mani stillavano mirra, fluiva mirra dalle mie dita sulla maniglia del chiavistello.

6 Ho aperto allora al mio diletto, ma il mio diletto gia se n'era andato, era scomparso. Io venni meno, per la sua scomparsa. L'ho cercato, ma non l'ho trovato, l'ho chiamato, ma non m'ha risposto.

7 Mi han trovato le guardie che perlustrano la città; mi han percosso, mi hanno ferito, mi han tolto il mantello le guardie delle mura.

8 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, se trovate il mio diletto, che cosa gli racconterete? Che sono malata d'amore!

9 Che ha il tuo diletto di diverso da un altro, o tu, la più bella fra le donne? Che ha il tuo diletto di diverso da un altro, perché così ci scongiuri?

10 Il mio diletto è bianco e vermiglio, riconoscibile fra mille e mille.

11 Il suo capo è oro, oro puro, i suoi riccioli grappoli di palma, neri come il corvo.

12 I suoi occhi, come colombe su ruscelli di acqua; i suoi denti bagnati nel latte, posti in un castone.

13 Le sue guance, come aiuole di balsamo, aiuole di erbe profumate; le sue labbra sono gigli, che stillano fluida mirra.

14 Le sue mani sono anelli d'oro, incastonati di gemme di Tarsis. Il suo petto è tutto d'avorio, tempestato di zaffiri.

15 Le sue gambe, colonne di alabastro, posate su basi d'oro puro. Il suo aspetto è quello del Libano, magnifico come i cedri.

16 Dolcezza è il suo palato; egli è tutto delizie! Questo è il mio diletto, questo è il mio amico, o figlie di Gerusalemme.




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Songs 5 ​​è un capitolo che descrive un sogno dell'amato dell'amato e della ricerca che fa per lui. Attraverso il linguaggio poetico, il capitolo presenta temi come amore, bellezza, ricerca e desiderio. Di seguito sono riportati cinque versi relativi a questi temi:

Proverbi 8:17: "Adoro coloro che mi amano e chi mi cerca mi trova." Questo verso parla della ricerca della saggezza e di quanto sia importante amare e cercarla.

Salmo 63:1: "O Dio, tu sei mio Dio, ti cerco intensamente; la mia anima assetata per te! Tutto il mio essere desideroso per te, in un secco, esausto e senza acqua." Questo verso ritrae la ricerca di Dio come una necessità dell'anima, che desidera ardentemente per lui.

1 Pietro 1:8: "Lo ami, anche senza averlo visto; e sebbene non ti vedi ora, credi in lui e rallegratevi di gioia indicibile e gloriosa", questo verso parla della fede in Dio e di come sia Possibile amarlo anche senza vederlo.

Isaia 44:20: "Si nutre di grigio. Il suo cuore ingannato lo discosta, in modo che non possa liberare la sua anima, né dire, non c'è mentire sulla mia mano destra?" Questo verso descrive come il cuore ingannato può indurre qualcuno a nutrirsi di cose senza valore, come il grigio, e allontanarsi dalla verità.

Geremia 2:32: "Una vergine può dimenticare il suo gioiello, o una sposa il suo ornamento? Tuttavia, la mia gente mi ha dimenticato per giorni infiniti." Questo verso mostra quanto sia facile dimenticare Dio, anche quando è il gioiello più prezioso che abbiamo.


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