Katholische Bibel
 

Numeri, 22

23. L'asina vide l'angelo del Signore che se ne stava sulla strada con la spada sguainata nella sua mano, e ripiegò dalla strada e andò nel campo. Balaam percosse l'asina per farla ritornare sulla strada.

Verse im Zusammenhang mit Numeri, 22:

Numeri 22 narra la storia di Balaam, un piccolo uomo che è stato assunto dal re Balaque per maledire i figli di Israele. Tuttavia, Dio impedisce a Balaam di maledire il popolo e invece lo fa benedire gli israeliti. Di seguito sono riportati cinque versetti relativi agli argomenti trattati in numeri 22:

Deuteronomio 23:5: "Tuttavia, il Signore, il tuo Dio, non voleva ascoltare Balaam e trasformò la maledizione nella benedizione per te, per il Signore, il tuo Dio, li ama." Questo verso si riferisce alla storia di Balaam e al modo in cui Dio ha trasformato la sua maledizione in una benedizione per i figli di Israele.

2 Peter 2:15: "Hanno seguito il percorso di Balaam, figlio di Beor, che amava il guadagno disonesto" Questo verso mette in evidenza l'avidità di Balaam accettando i soldi di Balaque per maledire gli israeliti e avverte contro il seguente esempio di Balaam.

Giuda 1:11: "O è loro! Perché seguirono la strada per Caino, cercando il profitto a Balaam e si ribellarono come Corá si ribellarono nel deserto." Questo versetto mette in guardia anche dal seguire l'esempio di Balaam ed evidenzia la sua ricerca di profitti disonesti.

Numeri 24:9: "Lascia che Dio benedica e muoia chi maledice!" Questo è uno dei versetti della benedizione di Balaam, in cui benedice i bambini di Israele invece di maledicarli, come inizialmente previsto.

Numeri 22:35: "L'angelo del Signore disse a Balaam, vai con questi uomini, ma parla solo quello che ti dico." Questo verso mette in evidenza come Dio controllasse la situazione di Balaam, facendolo benedire i figli di Israele invece di maledicarli, mostrando la volontà sovrana di Dio.





“Há alegrias tão sublimes e dores tão profundas que não se consegue exprimir com palavras. O silêncio é o último recurso da alma, quando ela está inefavelmente feliz ou extremamente oprimida!” São Padre Pio de Pietrelcina