Ester, 4

La Bibbia

17 Mardocheo se ne andò e fece tutto quello che gli aveva ordinato Ester.

17 Poi pregò il Signore, ricordando tutte le sue opere, e disse:

17 "Signore, Signore, re che tutto puoi poiché tutto è in tuo potere, e non c'è chi si opponga a te nella tua volontà di salvare Israele.

17 Tu infatti hai fatto il cielo e la terra e ogni meraviglia che si trova sotto il cielo. Sei Signore di tutti e non c'è chi possa resistere a te, Signore.

17 Tu ogni cosa conosci; tu sai, o Signore, che non per orgoglio né per superbia né per amor di gloria ho fatto questo, cioè l'atto di non prostrarmi all'altezzoso Aman. Volentieri avrei baciato la pianta dei suoi piedi per la salvezza d'Israele.

17 Ma ho fatto questo per non mettere la gloria dell'uomo al di sopra della gloria di Dio. Io non mi prostrerò davanti a nessuno all'infuori di te, mio Signore; ma non farò così per alterigia.

17 E ora, Signore Dio, Re, Dio d'Abramo, risparmia il tuo popolo! Poiché c'è chi guarda a noi per la nostra rovina, c'è chi desidera distruggere la tua antica eredità.

17 Non trascurare il tuo possesso, che per te hai salvato dalla terra d'Egitto.

17 Ascolta la mia preghiera, e sii propizio alla tua eredità; cambia il nostro lutto in gioia, affinché noi viviamo per inneggiare al nome tuo, Signore. E non lasciar scomparire la bocca di coloro che ti lodano, Signore".

17 Tutto Israele gridò con tutte le sue forze, perché la morte era davanti ai loro occhi.

17 La regina Ester cercò rifugio anch'essa nel Signore, in preda all'agonia della morte. Tolte le vesti sontuose, indossò vesti di mestizia e di lutto, e invece degli abbondanti profumi cosparse la sua testa di cenere e fango. Macerò duramente il suo corpo e ogni luogo, che era stato teatro della sua gioia, riempì dei riccioli della sua capigliatura.

17 Ella pregò il Signore Dio d'Israele e disse: "Signore mio, nostro re, tu solo sei Dio. Vieni in soccorso di me, che sono sola, e non ho altro aiuto all'infuori di te, poiché il pericolo mi sovrasta.

17 Io ho appreso, fin dalla mia nascita, in seno alla mia gente, che tu, Signore, hai eletto Israele fra tutti i popoli, e i nostri padri fra tutti i loro antenati, perché fossero la tua eredità in perpetuo, e tu hai agito a loro vantaggio come avevi detto.

17 Ma ora abbiamo peccato davanti a te, e tu ci hai consegnato nelle mani dei nostri nemici, perché abbiamo onorato i loro dèi. Giusto tu sei, o Signore!

17 Essi però non si sono contentati dell'amarezza della nostra servitù, ma hanno messo le loro mani in quelle dei loro idoli per sventare il decreto della tua bocca, per sterminare la tua eredità, per chiudere le bocche di coloro che ti lodano, per estinguere lo splendore della tua casa e del tuo altare,

17 per aprire le bocche dei gentili alla lode di idoli vani e alla celebrazione di un re di carne, in eterno.

17 Non abbandonare, Signore, il tuo scettro agli dèi che sono nulla, e non permettere che essi irridano alla nostra rovina, ma volgi il loro consiglio contro di loro e del primo che c'ingiuria fa' un esempio.

17 Ricordati, o Signore! Manifestati nell'ora della nostra tribolazione; dammi coraggio, o Re degli dèi e dominatore di ogni signoria.

17 Da' un linguaggio armonioso nella mia bocca, quando sarò di fronte al leone, e volgi il suo cuore all'odio di chi ci perseguita, verso la rovina sua e di coloro che sono d'accordo con lui.

17 Salvaci con la tua mano, e aiuta me, che sono sola e non ho nulla all'infuori di te, Signore.

17 Di ogni cosa tu hai conoscenza, e sai che io detesto la gloria degli empi e aborrisco il connubio degli incirconcisi e di ogni straniero.

17 Tu conosci la mia angustia, sai che io detesto il segno della mia grandezza, che sta sul mio capo nei giorni della mia presentazione al re; io lo detesto come un cencio imbrattato, e non lo porto nei miei giorni di tranquillità.

17 La tua serva non ha mangiato alla mensa di Aman, né ha apprezzato il banchetto del re né bevuto il vino di libazione.

17 La tua serva non si è rallegrata dal giorno del suo cambiamento di condizione fino ad ora, eccetto che in te, Signore, Dio di Abramo.

17 O Dio, più di tutti potente, ascolta la voce di chi non ha speranza, liberaci dalle mani dei malvagi e liberami dalla paura".




Versículos relacionados com Ester, 4:

Esther 4 riferisce l'angoscia di Mordecai e di tutti gli ebrei davanti al decreto del re assiro che autorizza l'esecuzione di tutti gli ebrei. Esther, che è ebreo, è informato da Mordecai della situazione e incoraggiato a parlare con il re per intercedere per il suo popolo. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in Esther 4:

Deuteronomio 31:6: "Sete forte e coraggiosa; non temere, né temerti davanti a loro; poiché il Signore, il tuo Dio, è colui che non ti lascerà, né lo farai." Proprio come Mordochew ha incoraggiato Esther ad essere coraggioso, questo verso incoraggia il popolo di Dio ad essere forte e coraggioso, confidando che Dio li accompagnerà sempre.

Isaia 41:10: "Non temere, perché sono con te; non perseguitare te stesso, perché io sono il tuo Dio; ti rafforzo e ti aiuto e ti sostengo con la mia fedele mano destra." Questo verso è un altro passaggio che incoraggia i credenti a non avere paura, confidando nel potere di Dio per aiutarli in tutte le situazioni.

Filippesi 4:6-7: "Non essere irrequieto per nulla; prima, le tue petizioni sono in tutte conosciute davanti a Dio per la preghiera e le suppliche, con il Ringraziamento. E la pace di Dio, che supera ogni comprensione, manterrà il tuo cuore e la tua mente In Cristo Gesù ". Questo verso mostra l'importanza della preghiera e della gratitudine nei tempi difficili e che Dio è in grado di portarci la pace anche nel mezzo dell'angoscia.

Ebrei 13:6: "Quindi, avendo il Signore cura di noi, non temiamo, quindi, di dire, il Signore è il mio aiutante e non temerai ciò che l'uomo può farmi." Questo verso rafforza l'idea che Dio sia il nostro aiutante e protettore e che non abbiamo bisogno di temere nulla che gli uomini possano fare.

Salmo 34:4: "Ho cercato il Signore e mi ha risposto; mi ha liberato da tutte le mie paure". Questo salmo mostra come il salmista abbia cercato Dio in un momento di paura e angoscia ed è stato ascoltato e salvato da lui. Questo verso può incoraggiare i credenti a cercare Dio in preghiera, anche nei momenti difficili.


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