Corinzi 1, 5

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1 Corinzi 5 si occupa del tema della disciplina ecclesiastica, sottolineando l'importanza di mantenere la purezza della chiesa e affrontare correttamente il peccato. Paolo avverte i credenti di non tollerare l'immoralità sessuale nella chiesa e sottolinea che i leader devono esercitare la disciplina se necessario per il bene della chiesa nel suo insieme.

2 Tessalonicesi 3:6: "Ma ti comandiamo, fratelli, nel nome di nostro Signore Gesù Cristo, che ti allontani da ogni fratello che cammina disordinato e non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi." Questo verso sottolinea l'importanza di mantenere la disciplina nella chiesa e afferma che coloro che persistono nel peccato devono essere rimossi dalla comunione.

Galati 6:1: "Fratelli, se qualcuno è sorpreso in una certa mancanza, tu, che sei spirituale, lo ha corretto con uno spirito di mitezza; e un portiere in modo che non sia anche tentato." Questo verso sottolinea che la disciplina nella chiesa deve essere eseguita con amore e misericordia e che i leader devono essere vigili contro la tentazione.

1 Corinzi 6:9-10: "Non sai che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non ti ingannano: né i debauzati, né gli idolatri, né gli adulteri, né l'effettivo, né le sodomiti, né le sodomiti né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né le sodomiti, né I ladri, né gli avidi né gli ubriachi, né i culti né i ladri erediteranno il Regno di Dio. " Questo verso sottolinea che l'immoralità sessuale è un peccato grave che può portare all'esclusione della comunione con Dio e la chiesa.

1 Timoteo 5:20: "A coloro che pettinano, li rimproverano in presenza di tutti, in modo che anche gli altri abbiano paura". Questo verso evidenzia l'importanza di affrontare il peccato in modo pubblico e trasparente, in modo che la chiesa nel suo insieme possa imparare dagli errori degli individui.

Matteo 18:15-17: "Ora se tuo fratello pecca contro di te, vai e rimproveralo tra te e lui da solo; se ti ascolta, hai vinto tuo fratello; ma se non ti senti, ti porta ancora uno o Due, che attraverso la bocca di due o tre testimoni ogni parola è confermata. E se non li ascolta, dirlo alla chiesa; e se non ascolti la chiesa, lo considera un gentile e pubblicano. " Questo versetto evidenzia l'importanza di affrontare progressivamente il peccato, a partire dal rimprovero personale e ad avanzare alla disciplina pubblica, se necessario.