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Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. (Genesi 4, 11)
Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Alla tua discendenza io darò questo paese». Allora Abram costruì in quel posto un altare al Signore che gli era apparso. (Genesi 12, 7)
In quel giorno il Signore concluse questa alleanza con Abram: il fiume Eufrate; (Genesi 15, 18)
Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? (Genesi 18, 24)
Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto». (Genesi 19, 8)
In quel tempo Abimèlech con Picol, capo del suo esercito, disse ad Abramo: «Dio è con te in quanto fai. (Genesi 21, 22)
Per questo quel luogo si chiamò Bersabea, perché là fecero giuramento tutti e due. (Genesi 21, 31)
Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. (Genesi 22, 4)
Abramo chiamò quel luogo: «Il Signore provvede», perciò oggi si dice: «Sul monte il Signore provvede». (Genesi 22, 14)
Poi Isacco fece una semina in quel paese e raccolse quell'anno il centuplo. Il Signore infatti lo aveva benedetto. (Genesi 26, 12)
Allora egli costruì in quel luogo un altare e invocò il nome del Signore; lì piantò la tenda. E i servi di Isacco scavarono un pozzo. (Genesi 26, 25)
Proprio in quel giorno arrivarono i servi di Isacco e lo informarono a proposito del pozzo che avevano scavato e gli dissero: «Abbiamo trovato l'acqua». (Genesi 26, 32)
