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Vangelo secondo Matteo, 11

27. Tutto mi è stato dato dal Padre mio: nessuno conosce il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.

Kapcsolódó versek Vangelo secondo Matteo, 11:

San Matteo capitolo 11 presenta la continuazione del Ministero di Gesù, che inizia ad affrontare l'incredulità di alcune persone e il rifiuto degli altri. Invia anche i suoi discepoli per compiere miracoli e predicare il Vangelo. Inoltre, Gesù si rivolge direttamente al popolo, chiamandoli a venire da lui e trovare riposo per le loro anime. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in San Matteo 11:

Salmo 86:5: "Per te, Signore, sei bravo e pronto a perdonare e abbondanti nella gentilezza per tutti coloro che ti invocano." Gesù invita le persone stanche e sopraffatte a venire da lui e trovare riposo nella sua grazia e gentilezza.

Isaia 55:1: "O tu, tutti coloro che hanno sete, vieni nelle acque e quelli che non hanno soldi, vieni, comprano e mangiano; sì, vieni, comprano senza soldi e nessun prezzo, vino e latte. " Gesù offre a tutti, indipendentemente dalla sua situazione finanziaria o sociale, l'opportunità di trovare vita e soddisfazione in lui.

Giovanni 14:6: "Gesù gli disse: io sono la via, e la verità e la vita; nessuno viene dal Padre ma per me". Gesù afferma che è l'unico modo per venire a Dio e trovare vera vita e pace.

Matteo 11:28-29: "Vieni da me, tutti coloro che sono stanchi e oppressi, e ti alleverò. Prendi il mio giogo e impara da me, che sono mite e umile di cuore; e troverai riposo per il Le tue anime. " Gesù invita le persone ad avvicinarsi a lui, aggrappandosi a lui e imparando di lui per trovare riposo e pace nelle sue anime.

Luca 9:23: "Disse a tutti," Se qualcuno vuole venire dopo di me, per negare se stesso, giorno per giorno prendere la sua croce e seguirmi. " Gesù chiama le persone a lasciare tutto e seguirlo, assumendo la sua croce ogni giorno e trovando la vita in unione con lui.





“Se precisamos ter paciência para suportar os defeitos dos outros, quanto mais ainda precisamos para tolerar nossos próprios defeitos!” São Padre Pio de Pietrelcina