Katolinen Raamattu
 

Isaia, 26

9. L'anima mia anela a te di notte, anche il mio spirito nel mio intimo ti cerca. Perché quando i tuoi giudizi appaiono sulla terra, gli abitanti del mondo apprendono la giustizia.

Aiheeseen liittyvät säkeet Isaia, 26:

Isaia 26 è un capitolo che parla della salvezza e del prossimo giudizio di Dio. Il popolo di Dio è incoraggiato a fidarsi del Signore e ad aspettare la loro giustizia, mentre i malvagi saranno giudicati e distrutti. Ecco cinque versi relativi agli argomenti affrontati in Isaia 26:

Salmo 62:1-2: "Solo in Dio la mia anima sta zitto; arriva alla mia salvezza. È solo la mia roccia e la mia salvezza; è la mia difesa; non sarò molto scosso." Questo verso incoraggia il popolo di Dio a fidarsi solo nel Signore per la loro salvezza e protezione, come sottolineato in Isaia 26.

Ebrei 12:27: "L'espressione" ancora una volta "significa la rimozione di ciò che può essere scosso, cioè le cose create, in modo che si risente di ciò che non può essere scosso". Questo versetto parla del prossimo giudizio di Dio, in cui le cose create verranno rimosse e solo ciò che non può essere scosso rimarrà.

Salmo 9:8: "Il Signore è un rifugio per gli oppressi, una forte torre al momento delle avversità". Questo verso mette in evidenza la protezione e il rifugio che Dio offre ai suoi fedeli, come interpretato in Isaia 26.

Apocalisse 20:11-12: "Ho visto un grande trono bianco e quello che era seduto in lui. Dalla sua presenza sono fuggiti dalla terra e dal cielo, e non c'era posto per loro. Ho visto i morti, grandi e piccoli , in piedi prima dal trono. I libri furono aperti. E un altro libro fu aperto, il libro della vita ". Questo verso descrive il giudizio finale di Dio, in cui tutti saranno giudicati secondo le sue opere, come descritto in Isaia 26.

Salmo 27:1: "Il Signore è la mia luce e la mia salvezza, di chi ho paura? Il Signore è il mio forte rifugio; di chi sarò paura?" Questo verso enfatizza la protezione e la salvezza che Dio offre ai suoi fedeli come descritto in Isaia 26.





“Queira o dulcíssimo Jesus conservar-nos na Sua graça e dar-nos a felicidade de sermos admitidos, quando Ele quiser, no eterno convívio…” São Padre Pio de Pietrelcina