Löydetty 1910 Tulokset: mio

  • Poi mangiarono e bevvero lui e i suoi uomini e passarono la notte. Quando si alzarono alla mattina, egli disse: «Lasciatemi andare dal mio padrone». (Genesi 24, 54)

  • Rispose loro: «Non trattenetemi, mentre il Signore ha concesso buon esito al mio viaggio. Lasciatemi partire per andare dal mio padrone!». (Genesi 24, 56)

  • E disse al servo: «Chi è quell'uomo che viene attraverso la campagna incontro a noi?». Il servo rispose: «E' il mio padrone». Allora essa prese il velo e si coprì. (Genesi 24, 65)

  • E in quella notte gli apparve il Signore e disse: non temere perché io sono con te. Ti benedirò e moltiplicherò la tua discendenza per amore di Abramo, mio servo». (Genesi 26, 24)

  • Isacco era vecchio e gli occhi gli si erano così indeboliti che non ci vedeva più. Chiamò il figlio maggiore, Esaù, e gli disse: «Figlio mio». Gli rispose: «Eccomi». (Genesi 27, 1)

  • Poi preparami un piatto di mio gusto e portami da mangiare, perché io ti benedica prima di morire». (Genesi 27, 4)

  • Ora, figlio mio, obbedisci al mio ordine: (Genesi 27, 8)

  • Rispose Giacobbe a Rebecca sua madre: «Sai che mio fratello Esaù è peloso, mentre io ho la pelle liscia. (Genesi 27, 11)

  • Forse mio padre mi palperà e si accorgerà che mi prendo gioco di lui e attirerò sopra di me una maledizione invece di una benedizione». (Genesi 27, 12)

  • Ma sua madre gli disse: «Ricada su di me la tua maledizione, figlio mio! Tu obbedisci soltanto e vammi a prendere i capretti». (Genesi 27, 13)

  • Così egli venne dal padre e disse: «Padre mio». Rispose: «Eccomi; chi sei tu, figlio mio?». (Genesi 27, 18)

  • Isacco disse al figlio: «Come hai fatto presto a trovarla, figlio mio!». Rispose: «Il Signore me l'ha fatta capitare davanti». (Genesi 27, 20)


“Rezai e continuai a rezar para não ficardes entorpecidos”. São Padre Pio de Pietrelcina