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  • Allora Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Lia, perché venissero nella campagna, presso il suo gregge, (Genesi 31, 4)

  • Giammai ti riportai una bestia sbranata; io stesso di tasca mia ne riparavo il danno; e tu reclamavi da me ciò che veniva rubato di giorno e ciò che veniva rubato di notte. (Genesi 31, 39)

  • Làbano disse: "Questo mucchio sia oggi un testimonio tra me e te". Per questo fu chiamato Gal-Ed (Genesi 31, 48)

  • Giacobbe, invece, levò le tende alla volta di Succot, dove costruì una casa per sé e per il suo gregge fece delle capanne. E' per questo che il nome di quel luogo fu chiamato Succot. (Genesi 33, 17)

  • Il giovane non indugiò a fare la cosa, perché amava la figlia di Giacobbe, e d'altra parte era il più influente di tutto il casato di suo padre. (Genesi 34, 19)

  • Allora morì Debora, la nutrice di Rebecca, e fu sepolta al di sotto di Betel, ai piedi della quercia, che perciò fu chiamata "Quercia del pianto". (Genesi 35, 8)

  • Dio gli disse: "Il tuo nome è Giacobbe; non sarai più chiamato Giacobbe, bensì Israele sarà il nome tuo". Così lo si chiamò Israele. (Genesi 35, 10)

  • Esaù prese le sue mogli tra le figlie dei Cananei: Ada, figlia di Elon, l'hittita; Oolibama, figlia di Ana, figlio di Zibeon, l'hurrita; (Genesi 36, 2)

  • e Oolibama partorì Ieus, Iaalam e Core. Questi sono i figli di Esaù, che gli nacquero nella terra di Canaan. (Genesi 36, 5)

  • Elifaz, figlio di Esaù, aveva per concubina Timna, la quale ad Elifaz partorì Amalek. Questi sono i figli di Ada, moglie di Esaù. (Genesi 36, 12)

  • Questi furono i figli di Oolibama, moglie di Esaù, figlia di Ana, figlio di Zibeon; essa partorì a Esaù Ieus, Iaalam e Core. (Genesi 36, 14)

  • il capo di Core, il capo di Gatam, il capo di Amalek. Questi sono i capi di Elifaz nel paese di Edom: questi sono i figli di Ada. (Genesi 36, 16)


“Pobres e desafortunadas as almas que se envolvem no turbilhão de preocupações deste mundo. Quanto mais amam o mundo, mais suas paixões crescem, mais queimam de desejos, mais se tornam incapazes de atingir seus objetivos. E vêm, então, as inquietações, as impaciências e terríveis sofrimentos profundos, pois seus corações não palpitam com a caridade e o amor. Rezemos por essas almas desafortunadas e miseráveis, para que Jesus, em Sua infinita misericórdia, possa perdoá-las e conduzi-las a Ele.” São Padre Pio de Pietrelcina