Ezechiele, 40
39. Nell'atrio del portico vi erano due tavole da una parte e due dall'altra, sulle quali venivano sgozzati gli olocausti e i sacrifici espiatori e di riparazione.
39. Nell'atrio del portico vi erano due tavole da una parte e due dall'altra, sulle quali venivano sgozzati gli olocausti e i sacrifici espiatori e di riparazione.
Ezechiele 40 descrive la vista di Ezechiele sul tempio durante l'esilio babilonese. Il capitolo descrive la visione dettagliata del tempio e delle misure e delle specifiche dei suoi dintorni. I versetti seguenti sono correlati agli argomenti trattati in questo capitolo:
Isaia 2:2 - "In futuro, il monte del tempio del Signore sarà il più alto di tutte le colline e la più importante di tutte le colline. Le persone di tutte le nazioni andranno lì per adorare." Questo versetto è una profezia sulla gloria e l'importanza del tempio e su come venerare dalle nazioni.
Ezechiele 47:1-2 - "L'uomo mi riportò all'ingresso del tempio, e vidi l'acqua partire sotto la soglia del tempio e correre verso est. L'acqua correva verso il lato sud del tempio a sud dell'altare. " Questo verso descrive la vista di un torrente d'acqua che scorre dal tempio, simboleggia la benedizione e la purificazione che il tempio porta.
1 Re 6:2 - "Il tempio che il re Salomone costruì per il Signore era lungo venti sette metri, largo nove metri e alti quindici metri." Questo verso è un riferimento alle misurazioni del tempio di Salomone, che era il predecessore del tempio che Ezechiele vide nella sua visione.
2 Cronache 29:3 - "Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, Ezekiah aprì le porte del tempio del Signore e le notò." Questo verso è un riferimento al restauro del tempio durante il regno di Ezechia, che è stato un momento importante nella storia del tempio.
Neemia 3:1 - "Quindi Eliasib, il sommo sacerdote e i suoi sacerdoti iniziarono a ricostruire la porta delle pecore. Lo consacrarono e la mettevano in posizione, con le cerniere. Hanno anche consacrato le torri alla torre del CEM e alle torri di Hananel. " Questo verso è un riferimento alla ricostruzione delle porte del tempio durante il periodo post-esilio, mostrando come il tempio è stato valutato e mantenuto.
“E’ na dor que o amor se torna mais forte.” São Padre Pio de Pietrelcina
